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osteoartrite ed osteoartrosi - a cura della Dott.ssa Silvia Guidi 

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L'artrite è un'infiammazione delle superfici articolari che può presentarsi sotto diverse forme articolari, fra le quali le osteoartriti e le osteoartrosi.

Le osteoartriti

sono delle alterazioni articolari degenerative. Il fattore eziologico più frequente che può esserne causa o concausa è il sovraccarico delle strutture articolari e sono frequentemente associate con la dislocazione del disco o con la sua perforazione.

L'osteoartrite è spesso dolorosa e i sintomi sono accentuati dal movimento mandibolare. La diagnosi effettuata clinicamente è confermata radiograficamente con la presenza di superfici erose ed appiattite, anche se dobbiamo ricordare che occorre qualche mese prima che la demineralizzazione dell'osso abbia raggiunto un grado sufficiente da poter essere rilevata radiograficamente; quindi nelle osteoartriti iniziali il quadro radiografico è apparentemente normale.

Il trattamento dell'osteoartrite deve esssere mirato a eleminare il sovraccarico meccanico. E' indicato l'utilizzo di un apparecchio per il rilassamento muscolare per diminuire le forze di carico. Nel caso il dolore non passi è consigliabile posizionare il condilo leggermente più avanti, con un apparecchio di riposizionamento anteriore. L'apparecchio va portato durante la notte, ma se il paziente trova sollievo a portarlo di giorno è bene che lo porti. Per ridurre la risposta infiammatoria, possono essere prescritti farmaci antalgici e antiflogistici. Si deve dire al paziente di mantenere l'apertura mandibolare entro i limiti che non inducono dolore e di mangiare cibi morbidi. E' consigliabile fargli eseguire esercizi muscolari passivi, contenuti nei limiti del movimento indolore, per evitare la comparsa di una contrattura miostatica e miofibrotica e per mantenere la funzione articolare. Si dovrebbe incoraggiare il paziente ad aprire lentamente la bocca, a fare movimenti di protrusiva e di lateralità, il tutto non oltre il punto in cui inizia a sentire dolore, si deve fermare subito prima. Qualora i sintomi persistano ancora dopo 1-2 mesi di trattamento può essere indicata una infiltrazione intracapsulare di corticosteroidi e solo se anche ciò non bastasse, potrebbe essere presa in considerazione l'ipotesi di un intervento chirurgico.

artrosi

Mentre le alterazioni ossee attive sono tipiche dell'osteoartrite, quando compare il processo di rimodellamento la condizione può stabilizzarsi mentre la morfologia ossea resta alterata e questo stato è definito osteoartrosi. La causa è la stessa, solo che se il carico è moderato, il rimodellamento osseo è asintomatico e si ha un adattamento, ma se il carico è eccessivo ha inizio l'osteoartrite e quando il processo di adattamento si è adeguato alla richiesta funzionale, resta l'osteoartrosi. Qest'ultima è la fase stabile di adattamento per cui il paziente non ha sintomi. Non è indicata nessuna terapia perchè siamo in assenza di sintomatologia clinica cioè di dolori articolari.

Il trattamento può essere preso in considerazione solo se l'alterazione ossea del condilo è abbastanza consistente da pregiudicare l'occlusione cosicchè si è venuta a creare una instabilità ortopedica. In questo caso può essere preso in considerazione un trattamento odontoiatrico, ma ciò è raro.