Orthodontic Clinic e Dolori Orofacciali
Lo Studio del Dr. Pedetta si occupa di Ortodonzia, Orthodontic Clinic e di Dolori Orofacciali.
Dolori Orofacciali (solo presso lo Studio di Pisa)
Per Dolori Orofacciali si intende tutti quei dolori del viso, collo e testa che spesso affliggono molti pazienti.
Oltre a questi, si fanno apparecchi per il russamento, l'apnea notturna ed il bruxismo.
Alcuni di questi dolori sono di pertinenza Otorino (es. otiti), altri neurologica (es. cefalee) ma molti altri sono dolori che non si risolvono attraverso queste vie e devono essere diagnosticati e trattati da un centro specializzato.
Importante
Mentre in Italia queste patologie sono spesso affidate al dentista, si è notato che sempre di più è bene che la loro diagnosi e terapia venga affidata ad uno specialista di questo campo.
Infatti le cure odontoiatriche sono nella maggior parte dei casi inefficaci o comunque non necessarie.
La terapia è infatti quasi sempre conservativa e non coinvolge i denti.
Questo è quello che avviene negli Stati Uniti, dove questi dolori sono trattati nei Centri per Orofacial Pain ed il dentista non è quasi mai necessario; la presenza nel nostro studio del Dr. Massimiliano Di Giosia, specializzato proprio negli Stati Uniti nel Centro Orofacial Pain della Kentucky University, diretto da J. Okeson, ci consente di avere un Centro per i Dolori Orofacciali di altissimo livello, organizzato all'americana, con la presenza in studio dello Psicologo e del Fisioterapista e la collaborazione dell'Anestesista (Terapia del dolore) e del Chirurgo dell'articolazione temporomandibolare.
Chiunque soffra di questi dolori può trovare nel Centro per il Dolore Orofacciale un valido aiuto per la formulazione della Diagnosi e l'inizio di una terapia appropriata.
Il Centro collabora con i Medici Otorinolarigoiatri, Neurlogi, Dentisti e i Centri per i Disturbi del Sonno.
Disordini Temporomandibolari (TMD)
Il termine disordini temporo-mandibolari (DTM) racchiude una varietà di situazioni che coinvolgono i muscoli della masticazione e l’articolazione temporomandibolare (ATM), nonché le componenti tissutali limitrofe. Il sintomo più frequente associato ai TDM è il dolore localizzato ai muscoli della masticazione, alla zona preauricolare, e/o alle articolazioni temporomandibolari (ATM) e può essere dovuto a trauma (al viso), artrite infiammatoria o degenerativa o al fatto che la mandibola viene spinta fuori posizione quando il paziente mastica o deglutisce. A volte, i muscoli della masticazione, attorno all’articolazione temporomandibolare possono andare incontro a spasmo, causando dolori alla testa ed al collo e difficoltà di apertura della bocca. I pazienti possono avere anche un apertura limitata o asimmetrica della bocca e rumori articolari che vengono descritti come cliks, crepitii o schiocchi articolari.
Come in altre patologie, la conoscenza del decorso naturale della malattia è necessario per guidare la terapia. Molti sintomi si risolvono con il passare del tempo ma in una percentuale non trascurabile di casi può passare un anno o più.
La terapia dovrebbe essere rivolta alla:
1. riduzione del dolore
2. miglioramento della limitazione funzionale
3. rallentamento della progressione della malattia
La terapia conservativa è la più indicata nella terapia dei DTM. Questa può includere cambiamenti di abitudini, medicamenti orali per il dolore, iniezioni antinfiammatorie ed apparecchi intraorali rimovibili. La chirurgia è riservata a quei casi che non subiscono miglioramenti con la terapia conservativa.
vuoi saper quali sono le linee guida americane per i DTM? Quali terapie è giusto fare e quali non hanno validità? Quali esami fare e quali non servono per una corretta diagnosi? Servono a qualcosa la kinesiografia o l'elettromiografia?
I disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (DTM) richiedono un approccio multidisciplinare.
Come molti altri disturbi muscoloscheletrici, i segni ed i sintomi dei DTM possono essere transienti ed autolimitanti. Per questo una terapia conservativa è da prediligere mentre terapie invasive, di ricostruzione occlusale o di chirurgia sono da scongiurare.
Il team che si occupa dei DTM è costituito dall’ortodontista, dal fisioterapista e dallo psichiatra. Ciascuna di queste figure deve avere una preparazione specifica nel campo della gnatologia, in quanto i DTM costituiscono delle alterazioni molto peculiari che richiedono un approccio specialistico.
- L’ortodontista è richiesto in quanto è lo specialista dell’occlusione e del delicato rapporto tra condilo articolare e fossa e può anche intervenire a fine cura, qualora fosse necessario un trattamento ortodontico per stabilizzare l'occlusione.
- Il fisioterapista è richiesto per controllare la componente dolorosa muscolare, spesso associata ai DTM
- Lo psichiatra invece ha il compito di controllare lo stato di ansia o di depressione che spesso accompagna e sostiene queste sindromi.
- il chirurgo maxillo-facciale interviene solo in casi specifici, laddove la terapia funzionale non abbia portato benefici al paziente.
- l'odontoiatra interviene solo se. alla fine della terapia funzionale, fosse necessario ripristinare elementi dentali mancanti o modificare il tavolato occlusale (raro)
Nei casi più difficili, solo il lavoro di equipe può portare a dei buoni risultati.
le diverse placche
- placca di Michigan o di stabilizzazione o di svincolo o di rialssamento, sono tutti sinonimi di una placca che fornisce stabilità alle ATM, protezione ai denti, redistribuzione delle forze occlusali, rialssamento dei muscoli elevatori della mandibola e riduzione del bruxismo.
- placca a riposizionamento anteriore; usata per alleviare il dolore ed i rumori articolari nei casi di incoordinazione condilo-meniscale con riduzione. Comporta molti rischi in più rispetto alla placca di Michigan ed i suoi risultati sono molto discutibili, soprattutto a lungo termine, per cui va usata solo in casi selezionati ed in mani esperte.
- placca Hawley bite plane; da usarsi nelle disfunzioni a carettere muscolare, per il rischio di aumento di carico per l'articolazione. E' ottima per il rilassamento muscolare e va usata solamente per periodi brevi.
Disordini temporomandibolari, comprendono:
- Disordini muscolari:
Sono quei dolori, diffusi al collo, regione auricolare, testa, spalle etc. che sono causati da problemi temporo-mandibolari e che beneficiano di una terapia gnatologica
- Incordinazioni condilo-discali:
Sono quelle alterazioni intra-articolari dell'ATM, che riguardano il disco ed il condilo, accompagnate da dolore e possibili conseguenze, anche gravi, per l’articolazione stessa. Richiedono un approccio specialistico multidisciplinare. Alcune di queste alterazioni dipendono da un disallineamento o alterazione della connessione del disco sul condilo, altre da un’incompatibilità tra le strutture articolari del condilo, del disco o della fossa e altre ancora da una sovraestensione di strutture relativamente normali oltre il limite del loro movimento fisiologico. Il dolore che ne deriva è detto artralgia e siccome l'articolazione è sprovvista di terminazioni nervose, questo deriva dai nocicettori dei tessuti che circondano l'articolazione: i legamenti discali, i legamenti capsulari e i tessuti retrodiscali.
- Incompatibilità strutturali delle superfici articolari dell'ATM:
Alcune alterazioni da disallineamento discale derivano da rapporti inesatti fra le superfici articolari. Un’alterazione di queste superfici, sia per insufficiente lubrificazione, sia per aderenze sviluppatesi sulla superficie stessa, altera questo movimento.
La principale caratteristica clinica che consente di differenziare questa condizione dal disallineamento discale è la presenza di una notevole sintomatologia durante il movimento mandibolare
- Alterazioni flogistiche articolari:
A differenza delle alterazioni da disallineamento discale, nelle quali il dolore è spesso momentaneo e legato al movimento articolare, le flogosi sono caratterizzate da un dolore intenso e costante accentuato dal movimento.
- Artrosi:
A lungo andare l'articolazione temporo-mandibolare (ATM) può andare incontro a perforazione del disco e ad artrosi. Nei casi più gravi, quando l'apertura della bocca si riduce drammaticamente, l'unica terapia possibile è la chirurgia dell'articolazione.
Medici del Centro per il Dolore Orofacciale
Dr. Francesco Pedetta, specializzato in Ortognatodonzia a Filadelfia (USA)
Dr. Massimiliano Di Giosia, specializzato in Dolori Orofacciali e Disordini Temporomandibolari a Lexington, KY (USA)
Dr. GianMauro Liberatore, specializzato in Chirurgia Maxillo-Facciale, Ospedale Cisanello, Pisa
Dr. Marco Pieri, Specializzato in Anestesia (Terapia del Dolore), Ospedale Cisanello, Pisa
Dr. Anna Canova, Psicologa
Alberto Carletti, Fisioterapista ed Osteopata
Alcuini dei dentisti che si avvalgono della nostra collaborazione
se non trovi il tuo nome e collabori con il Dr. F. Pedetta, chiama lo 050-9711094.
Dr. Mauro Fradeani, Pesaro
Dr. Giano Ricci, Firenze
Dr. Arnaldo Castellucci, Firenze
Dr. Riccardo Bindi, Firenze
Dr. Riccardo Becciani, Firenze
Dr. Sergio Rovai, Città di Castello (Pg)
Dr. Paolo Acquaviva (Salerno)
Dr. Alfonso Caiazzo (Salerno)
Dr. Lea Meoni, Pisa
Dr. Gianluca Ceccanti, Pisa
Dr. Mauro Baschieri, Pisa
Dr. Antonio Colombini, Pisa
Dr. Biagio Di Dino, Monsummano Terme
Dr. Raffaello Pagni, Firenze
Dr. Silvia Guidi, Firenze
Dr. Massimo Di Vita, Pistoia
Dr. Giulio Rossi, Lucca
Dr. Salvatore Barbato, Lucca
Dr. Selina Cellini, Prato
Dr. Nicolò Di Dino, Monsummano (Pt)
Dr. Giovanni Bindi, Firenze
Dr. Gianni Perfetti, Massa
Dr. Nicola Milazzo, Sovigliana (Fi)
Dr. Amerigo Menchini, Massa
Dr. Gianluigi Valentini, Spezia
Dr. Giovacchino Raspini, Arezzo
Dr. Stefano Gori, Firenze
Dr. Alberto Tedino, Firenze
Dr. Federico Ferranti, Prato
Dr. Lara Gialdini, Monsummano (Pt)
Dr. Veronica Isola, Sarzana (Sp)
Dr. Helena Gay, Pinerolo (To)
Dr. Antonella Murgolo, Marina di Carrara
Dr. Pierluigi Di Domenico, Spezia
Dr. Roberto degl'Innocenti, Carrara
Dr. Gabriele Fani, Firenze