Manuale di Ortodonzia Straight Wire
Secondo Capitolo: La Filosofia deo 6 Elementi
La Filosofia Ortodontica 6 Elements, parte dal presupposto che esiste una posizione degli incisivi superiori che è la più armonica per ogni singola persona.
Analizzando la Cefalometria Classica e le analisi dell’Estetica del viso e del profilo, non si scorgono indicazioni precise sulla migliore posizione antero-posteriore per gli incisivi.
Per quanto riguarda questi ultimi, le varie misurazioni che riguardano l’inclinazione, sono basate su linee diverse dal Piano Occlusale.
armonia del sorriso
Cefalometria Tradizionale Cefalometria 6E
Questo perché erano nate ben prima dello studio sulle “6 chiavi dell’occlusione ottimale” di L. Andrews. Così, per l’analisi di Steiner il riferimento è la linea Nasion-Punto A e Nasion-Punto B, per Tweed era invece la base della mandibola e via dicendo per altre analisi; la migliore linea di riferimento per l’inclinazione degli incisivi invece, è il Piano Occlusale; questo è tanto più ovvio quando più si pensi al fatto, che nello studio delle “6 chiavi”, tutte le inclinazioni dei denti sono state misurate sul piano occlusale.
Anche i brackets ortodontici, nessuno escluso, hanno una prescrizione per l’inclinazione dei denti che è calcolata proprio sul piano occlusale.
Le misurazioni che riguardavano invece la posizione antero-posteriore, espressa in mm sono anch’esse legate alle più diverse linee di riferimento ma non la linea Gall (vedi in seguito) che indica immediatamente la migliore posizione dell’incisivo superiore sul profilo del paziente.
Cefalometria Tradizionale Cefalometria 6E
Anche in questo caso, le analisi cefalometriche che si sono succedute fino a quel momento, non conoscevano ancora la relazione stretta che esiste tra la fronte dell’individuo e la posizione ottimale degli incisivi superiori (scoperta in seguito, negli anni 90 da L. Andrews) e non erano quindi in grado, nessuna di loro, di poter fornire le indicazioni richieste.
Questa relazione, descritta nella analisi cefalometrica 6 Elementi, è dettata dalla conformazione della fronte, propria di ciascun individuo: è pertanto, cosa del tutto nuova in Cefalometria, individualizzata ed unica per quella singola persona.
La posizione antero-posteriore ottimale viene determinata analizzando il profilo del paziente e misurando l’inclinazione della fronte. Si potrà in tal modo determinare la linea estetica GALL (Goal Anterior Limit Line), sulla quale si dovrebbe trovare l’incisivo superiore per essere in armonia con il profilo del paziente (vedi in seguito).
Tutta la Diagnosi ed il Piano di Cura tengono conto della linea GALL e le decisioni prese riguardanti gli spostamenti dentali andranno nella direzione di mantenere gli incisivi su questa linea o in una più vicina possibile ad essa.
A volte infatti, per poter avvicinare gli incisivi superiori alla GALL è necessario estrarre i denti o fare della chirurgia maxillo-facciale oppure dell’ortopedia funzionale.
L’obiettivo primario rimane quello di ben posizionare gli incisivi superiori nel viso del paziente.
Questo è un fatto nuovo e sposta finalmente l’attenzione dell’Ortodontista sui denti anteriori e sui loro rapporti con l’estetica del viso e non sui molari, come abituato a fare in passato.
L’estetica e l’armonia del viso saranno dunque in primo piano nella Diagnosi e nella pianificazione delle scelte terapeutiche.
La forza della Filosofia 6 Elementi e la sua unicità, sta nel fatto che i 6 Elementi danno la possibilità di formulare una Diagnosi precisa e semplice, con misure espresse in mm (e non in gradi) e utilizza punti di riferimento cefalometrici non intracranici e quindi facilmente individuabili. Non è più necessario infatti individuare una serie di punti e linee, intracraniche, con le ovvie difficoltà che questo comporta, basti pensare al Porion, all’Orbitale, al punto A e a tutti quegli altri punti utilizzati dalle diverse analisi tradizionali, che di colpo, diventano inutili. Tutti i problemi derivanti dalla difficoltà di individuazione, dalla variabilità della loro posizione, dalla attendibilità o meno nel fornire una certa misurazione, vengono superate alla radice, perché nessuno di loro viene più utilizzato; si pensi che neanche i tradizionali punti A per la maxilla e punto B per la mandibola, vengono presi in considerazione.
I 6 Elementi, presi da soli, sono infatti, ad oggi, le uniche misurazioni necessarie in Ortodonzia per effettuare una Diagnosi scientifica e precisa. Possono pertanto essere utilizzati anche da tutte le altre tecniche, essendo descritti ed analizzati in una analisi cefalometrica chiara e completa che supera tutte le vecchie analisi in termini di precisione, semplicità di utilizzo ed informazioni fornite.
L’analisi 6E si avvale di due sole linee, oltre al piano occlusale. Gli unici punti intracranici che ancora resistono sono il Gonion ed il punto più superiore del condilo.
La Filosofia 6 Elements, presa nel suo complesso, è l’unica Filosofia di trattamento, in Ortodonzia, a beneficiare di una propria analisi cefalometrica (Analisi 6E), di un apparecchiatura interamente programmata per lavorare con quell’analisi (Andrews2 appliance) e di una meccanica di trattamento che si integra con entrambe, il tutto messo a punto da un solo autore.
In questa introduzione vengono solamente espressi alcuni dei concetti che verranno spiegati in dettaglio nel proseguo del libro, pertanto invitiamo il lettore a leggerla d’un fiato, senza preoccuparsi se non è ancora chiaro il significato di alcune cose o come siano state determinate; in seguito i dubbi verranno chiariti.
Proseguiamo quindi il discorso ripartendo dalla GALL, la linea che fornisce la posizione ottimale degli incisivi superiori sul profilo del paziente e che, una volta tracciata, permetterà di misurare quali spostamenti saranno necessari per allineare i denti dell’arcata superiore e, al contempo, ottenere a fine cura la posizione ottimale desiderata.
Una prima peculiarità riguarda il fatto che il Piano di Trattamento si effettua, analizzando le singole arcate indipendentemente l’una dall’altra. Questo è uno degli scogli psicologici che l’ortodontista tradizionale incontra quando affronta la Filosofia 6 Elementi. Egli infatti non riesce a ragionare se non in termini di classe molare e tutto deve partire dalla correzione dei molari in prima classe. Nella Filosofia 6 Elementi si ragiona solo di arcate, la superiore e la inferiore, prese separatamente e poi, una volta trovata la Diagnosi per ogni singola arcata (ICD, vedi in seguito), queste vengono correlate tra di loro attraverso la pianificazione dell’overjet, che viene programmato e calcolato prima del trattamento e che servirà poi da guida per la realizzazione del Piano di Trattamento stesso.
Se infatti ci sarà l’overjet corretto, otterremo, a ritroso, anche la chiave molare (1° chiave di Andrews). Partendo dal punto di vista opposto rispetto all’Ortodonzia tradizionale, ossia dagli incisivi, si arriva allo stesso risultato occlusale, privilegiando però la posizione finale dei denti anteriori che contribuirà alla maggior o minore armonia del viso del paziente.
Partendo quindi dagliincisivi, posizionandoli sulla GALL realizzando un corretto overjet (correlazione tra le due arcate) , a ritroso, una volta allineati i denti , otterremo l’occlusione ideale per quel paziente.
relazione overjet-chiave molare
Questo approccio, evita che si possano verificare piani di trattamento che portano ad una buona occlusione ma a scapito dell’armonia del volto.
I fattori favorevoli sono molteplici ma i più importanti sono:
1. la posizione degli incisivi è quella più armoniosa per il profilo del paziente.
2. i movimenti dentali sono pianificati nel dettaglio fin dall’inizio
3. la biomeccanica è sempre uguale una volta diagnosticato il tipo di malocclusione presente (ICD).
4. facilità del trattamento.
I 6 Elementi per l’Armonia Oro-Facciale
Le “sei chiavi” hanno stabilito in maniera chiara e precisa, quali fossero le caratteristiche ottimali per un occlusione ideale, come l’inclinazione e l’ angolazione dei denti, il rapporto molare, la curva di Spee appena accentuata, i punti di contatto precisi e l’assenza di rotazioni. Per l’occlusione sembra non esserci più alcun dubbio e tutti gli ortodontisti del mondo sono d’accordo nel ritenere le sei chiavi esaurienti e precise.
Oggi sappiamo che le 6 chiavi, pur esaurienti, mancano di un informazione basilare, la larghezza e lunghezza dell’arcata. Informazioni che ancora non erano state scoperte da Andrews ma che in seguito vennero introdotte nella Filosofia dei 6 Elementi.
Con le 6 chiavi dell’occlusione, L. Andrews ha dato il via all’apparecchio Straight Wire rendendo immediatamente obsoleti tutti i vecchi apparecchi edgewise fino ad allora utilizzati e la nuova rivoluzione avrebbe investito in pochi anni il mercato dell’Ortodonzia mondiale monopolizzandolo completamente; i suoi studi però non finirono li; ancora mancava una relazione precisa tra l’occlusione ottimale ed il viso del paziente.
La sua intuizione, rivelata poi basilare, fu quella di verificare se fosse possibile stabilire una misura che mettesse in relazione l’occlusione con il viso del paziente. Cercava infatti una misura che indicasse dove posizionare al meglio gli incisivi, tenendo conto, non solo dell’occlusione e quindi delle 6 chiavi, ma anche dell’armonia e dell’estetica del volto del paziente. Si era reso conto che, trattando le malocclusioni secondo le 6 chiavi, si potevano ottenere bocche “perfette” dal punto di vista occlusale ma che potevano non essere in armonia con il viso del paziente. Potevano risultare infatti troppo arretrate rispetto al volto o troppo prominenti, con risultati non ottimali per l’estetica. Era possibile avere degli obiettivi altrettanto precisi, che non riguardassero solo l’occlusione, ma anche l’estetica del paziente?
Da questa intuizione nacquero una serie di altri studi tesi a verificare quali fossero le caratteristiche ottimali per l’Armonia Orofacciale.
Questi studi sono sfociati nella scoperta dei 6 Elementi, le 6 caratteristiche ottimali presenti nei visi dotati di ottima armonia orofacciale.
Finalmente, come per l’occlusione, abbiamo le 6 caratteristiche ottimali per l’armonia del volto.
Questi 6 Elementi sono correlati con la posizione dei denti e delle basi ossee e coinvolgono anche il viso del paziente, consentendo, per la prima volta in Ortodonzia, di fare una Diagnosi completa, occlusale e facciale, dei problemi esistenti .
I 6 Elementi rientrano nelle competenze dell’ortodontista, perché possono essere modificati o meno, avvalendosi della terapia ortodontica, di quella ortopedica e, se necessario, anche della quella chirurgica.