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Il dentista dice che la cura per la terza classe non serve a niente

Il dentista dice che la cura per la terza classe non serve a niente, tanto c`è la chirurgia!

30 giugno 2009 / Lettere pazienti: Ortodonzia

Maschera delaireEgr. Dott. Pedetta,
ho bisogno del suo parere di esperto per il problema di mio figlio. Lui ha già portato l’apparecchio per il problema della “terza classe” all’età di 9 anni e sembrava tutto risolto. Adesso, a 12 anni, il mio dentista ha ritenuto necessario un secondo intervento e ha prospettato l’estrazione di due premolari superiori. Io ho portato mio figlio per un secondo parere e mi è stato detto che la terapia per le terze classi non è efficace e che quindi probabilmente dovremo ricorrere alla chirurgia. Le chiedo: a chi devo dare retta? E’ giusto estrarre i denti superiori? La cura sarà davvero utile? Devo rassegnarmi e pensare alla chirurgia quando mio figlio sarà più grande? La prego di aiutarmi.

Gentile Sig.
quando si ascoltano diversi professionisti, sempre si ricevono risposte diverse; è quasi inevitabile. Cercherò comunque di chiarirle i dubbi che ha manifestato. Suo figlio ha fatto una terapia precoce per la cura della terza classe ed ha cominciato tale terapia a 9 anni. Le terze classi, se possibile, vengono trattate prima, anche all'età di cinque anni. Debbo presumere quindi che suo figlio è stato portato dall'ortodontista a quell'età e non prima. L'ortodontista, dallo studio della telecranio che sicuramente avrà fatto, ha potuto stabilire, misurandola, se la terza classe era scheletrica o solo dentale. In ogni modo, la cura precoce per le terze classi scheletriche prevede l'utilizzo della maschera facciale, da portarsi di notte, per circa un anno. Le altre terapie, che prevedono per lo più apparecchi mobili, non sono efficaci nelle terze classi scheletriche. Dunque, se la maschera facciale è stata applicata a suo figlio, direi che fino a qui la cura è stata impostata bene. Per quanto riguarda l'estrazione dei premolari superiori nelle terze classi, direi che è una evenienza da scongiurare assolutamente, perchè aggrava la discrepanza tra arcata superiore ed inferiore. Non saprei che cosa ha mosso l'ortodontista in quella direzione…anche se fosse stato un problema di grave affollamento, questo si sarebbe potuto affrontare molto bene nell'arcata superiore. Rimane il dubbio sulla seconda fase della terapia. E’ davvero necessaria? Se suo figlio ha una terza classe scheletrica (nuova telecranio per la diagnosi, prima di qualsiasi decisione) sicuramente può beneficiare ulteriormente di una cura ortopedica, da effettuarsi ancora con la maschera facciale (è l’unico presidio efficace nelle terze classi). Solo alcuni tipi di terze classi, non beneficiano della terapia ortodontica e sono quelle con iperdivergenza (altra caratteristica che si svela con un attento studio cefalometrico), tutte le altre sicuramente possono beneficiare della terapia. Da ultimo, per quanto riguarda la chirurgia, questa viene riservata a quei casi che o per la notevole divergenza o per la crescita eccessiva al picco puberale e anche dopo, sono diventate troppo marcate per una terapia ortodontica da sola. E’ difficile poter prevedere quali casi sono sicuramente chirurgici a quell’età ma, se si interviene, bisogna applicare degli apparecchi efficaci altrimenti tutte le terze classi peggiorano con l’età. Sono sicuro che un ortodontista preparato potrà darle tutte le informazioni del caso e insieme potrete prendere le decisioni più appropriate per vostro figlio.

Studio Dr. Francesco Pedetta 050-9711094