Le chiedo aiuto perchè non sò più cosa devo fare. Mia figlia oggi 16enne all'età di dieci anni venne sottoposta ad estrazione dei premolari in quanto non aveva spazio sufficiente per i denti superiori , questi già risultavano estremamente in fuori tanto che non toccavano con quelli inferiori. Successivamente le venivano collocati apparecchi fissi inf. E sup. seguiti da elastici il cui posizionamento le creava dolori o tensioni non eguali da entrambi i lati; tutto questo per un periodo non inferiore ai 2 anni; dopo l'installazione degli apparecchi e quindi poco dopo l'estrazione dei denti sono cominciati i dolori alla mandibola soprattutto quella di destra, con costante mal di testa. Abbiamo attenso di togliere gli apparecchi per vedere se la situazione migliorava ma purtroppo non è stato così anzi direi che è leggermente peggiorata. Ci siamo rivolti a due specialisti. Il primo le ha prescritto un bite inferiore che lei ha portato regolarmente per 3 mesi senza risultato alcuno ; il successivo criticando negativamente il lavoro precedente le prescriveva un bite superiore che mia figlia naturalmente ha messo e che attualmente porta. Sono trascorsi 6 mesi e siamo nelle stesse condizioni. Il mal di testa ed il dolore alla mandibola persistono creando una situazione difficile soprattuto per lo stato psicologico della ragazza che assume comportamenti caratteriali negativi (nervosismo, aggressività, intolleranza) dettati dalla continua sofferenza. Siamo disposte naturalmente a venire presso il suo studio se Lei lo riterrà necessario, ciò che Le chiedo è se occorre portare qualc he esame specifico tipo una risonanza magnetica. Nel caso provvederò ad effettuarla. Per il momento le chiedo scusa per il disturbo e rimango in attesa di risposta.
Gentile Signora, capisco lo stato di disagio in cui vi trovate, sua figlia in primo luogo e lei di conseguenza. Il consiglio che posso darvi è di non abbattervi e di considerare una visita nel nostro studio. Infatti, da quanto mi ha raccontato, al momento non c’è una diagnosi specifica del Disturbo temporomandibolare che sua figlia accusa e la terapia che sta affrontando è basata solo sull’uso di un bite. Dunque c’è ampio margine per agire giacchè i Disturbi Temporomandibolari richiedono, come è noto, una terapia che tenga conto dei numerosi altri fattori eziologici e scatenanti oltre a quello occlusale. Non vanno infatti sottovalutati i problemi dei muscoli della masticazione, spesso associati nella patologia, i problemi articolari, quelli psicologici, quelli parafunzionali, eventuali disturbi del sonno e d’ansia e a volte, dobbiamo considerare la possibilità che i dolori presenti non siano da ricondurre ad un Disordine temporomandibolare ma ad altra causa, come nei dolori riferiti, nei trigger points a partenza da zone diverse, alle fibromialgie etc. etc. La diagnosi, come cercavo di spiegare è molto complessa ma è fondamentale per impostare la terapia. Il mal di testa, spesso associato a queste patologie, potrebbe essere di pertinenza neurologica e dunque semplicemente sovrapporsi al quadro presente, rendendo più difficile la diagnosi. Dunque, se vorrà venire da noi, ci impegneremo al massimo per cercare una soluzione ai dolori di sua figlia e per il momento non faccia la risonanza magnetica e porti con se il bite che ha. Chieda a Francesca (050-9711094) di fissare un appuntamento per la visita iniziale e per quella gnatologica completa, specificando che viene da Genova.
Cordiali saluti. Dr. Francesco Pedetta