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estrusione ortodontica

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l'estrusione ortodontica di un elemento dentale viene effettuata per riposizionare coronalmente il parodonto che circonda la radice del dente.


Difatti durante l'estrusione quello che accade è che la radice attraverso le fibre del legamento parodontale trasmette la forza ortodontica sull'osso che la circonda; venendosi a creare una zona di tensione, quello che accadrà è che il nuovo osso si crea in direzione del movimento del dente stesso.


Mano a mano che questo movimento procederà, noi vedremo che sia l'osso, sia la gengiva seguono il dente.
Quindi tutte le volte che dovremo fare questo movimento di estrusione per fare un allungamento di corona clinica del dente (per esempio per esporre un margine carioso ) dovremo poi, dopo l'ortodonzia, effettuare un allungamento di corona clinica chirurgico.

Non è mai possibile evitare la chirurgia resettiva post ortodontica.

L'idea che si potesse evitare la chirurgia mediante un'estrusione dentale rapida è stata valutata con diversi studi in letteratura.
Il concetto che le sta alla base è quello di sezionare le fibre parodontali che vengono messe sotto tensione dalla forza ortodontica applicata sul dente.


Se infatti è vero che l'osso segue il dente attraverso le fibre che vengono messe di tensione, allora sezionando tali fibre, mediante la fibrotomia circolare, si riesce a far sì che questo non accada.
La difficoltà è nella resezione continua di queste fibre, circa ogni settimana, che non garantisce che il processo di estrusione alveolare non avvenga; ci possiamo trovare alla fine a dover comunque effettuare una chirurgia resettiva di allungamento di corona clinica.


Difatti oggigiorno si effettua l'estrusione ortodontica mediante forze lievi e dopo si effettua la chirurgia resettiva.
La maniera migliore per compiere tale movimento di estrusione, è quella di inglobare nell'apparecchiatura ortodontica almeno due denti davanti e due dietro l'elemento da estrudere. Il bracket sull'elemento da estrudere, andrà posizionato più gengivalmente e si applicherà un filo iniziale in Nichel Titanio. L'estrusione avverrà in maniera molto rapida (il giorno dopo il dente può essere già estruso di un millimetro ) e dovremo ricorrere all'ameloplastica riduttiva per ridare un po' di estetica al paziente.


Seguiremo l'estrusione di mese in mese fino a quando non sarà di nostra soddisfazione; di solito in tre cinque mesi si ottengono fino al 6 millimetri di estrusione.
Bisognerà stare attenti, durante l'estrusione, che la radice del dente non si vestibolarizzi eccessivamente (il centro di resistenza del dente è di solito più palatale rispetto al punto di applicazione della forza e quindi si crea un momento che tende a far ruotare il dente in senso corono-palatale e la radice in senso vestibolare). Se questo dovesse verificarsi, occorrerà spostare, durante l'estrusione, la corona del dente un po' più in avanti; questo può essere ottenuto con un semplice step out sul filo che a questo punto dovrà essere in acciaio.


Per quanto riguarda la stabilizzazione, una volta ottenuta l'estrusione, questa sarà di appannaggio del chirurgo che durante la fase successiva di chirurgia resettiva,   rimuoverà il tessuto osseo e le fibre parodontali attorno al dente, aumentandone la stabilità post-estrusiva.


Questa operazione è di per sé sufficiente per dare stabilità all'elemento dentale. Se l'estrusione è stata di 6 millimetri o superiore, diventa conveniente poter splintare l'elemento ai denti vicini.